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Il Porticciolo di Nervi

La baia naturale di Nervi è stata trasformata in porticciolo dopo vari tentativi, non sempre fruttuosi, tra la fine dell'ottocento e la prima metà del novecento.
Dopo l'unificazione dei 19 comuni limitrofi il Comune della nuova Genova sentì l'esigenza di favorire il turismo soprattutto a Pegli e Nervi località per le quali già da tempo i forestieri avevano manifestato la loro preferenza.
A Nervi si pensò di realizzare anche un piccolo porto dove potessero trovare rifugio sia piccole imbarcazioni da turismo sia barche da vela o pesca. Il posto era particolarmente adatto per la presenza di un'insenatura naturale e della vicinanza della stazione.

L'opera fu così abbandonata e il Comune di Nervi, unitamente ad alcuni proprietari della zona,  intentò una causa nei confronti dei Silos chiedendo il completamento dell'opera.
La vertenza si trascinò per diversi anni e portò ad una transazione che attribuì al Comune le opere eseguite unitamente ad una forte somma di denaro destinata alla realizzazione dei lavori necessari ad eliminare gli inconvenienti causati.
Questa somma fu destinata, unitamente ad altri fondi stanziati appositamente, alla costruzione di una diga per la protezione del mare da sud e da libeccio essendo il porticciolo naturalmente protetto a nord e a levante dalla scogliera.
La lunghezza della diga era di m. 110. Per la costruzione furono usati massi di calcestruzzo di cemento del peso di 400 q. cadauno disposti su un fondo appositamente spianato. La parte fuori acqua fu edificata con pietrame e malta di cemento con un coronamento di mattoni.
















Purtroppo anche quest'opera fu insufficiente a proteggere il porticciolo dalla furiose mareggiate che si succedettero con frequenza negli anni successivi e il Comune di Genova dovette intervenire ripetutamente.
(in corso di ulteriore aggiornamento)


Quest'angolo di Nervi è un luogo particolarmente suggestivo, attorniato da un semicerchio di tipiche case liguri molto pittoresche dove in ogni angolo si trovano imbarcazioni da pesca e da diporto che contribuiscono ad accentuare l'aspetto marinaro del posto. Nella parte a ponente, sopra la bella piscina, si trova l'imponente Collegio Emiliani dei Padri Somaschi, costruito sui ruderi dell'antico convento di S.Francesco da Paola e inaugurato nel 1899.
Oggi il porticciolo è diventato un luogo dove ci si ritrova piacevolmente nelle belle giornate e soprattutto nelle fresche serate estive. Numerosi locali si affacciano sulla spiaggetta per venire incontro alle esigenze dei frequentatori.
Lavori in corso per la costruzione della diga e posa in opera dei massi in profondità.

(foto Gab. Fot. Municipale)
Il porticciolo di Nervi oggi:

18 immagini di diversi
momenti della vita del borgo marinaro,
giorno e notte.

Progetto per la costruzione di un porto a Nervi
Vedute del porticciolo di Nervi dal 1899 al 1963
In questo picolo scalo già dal 1905 la Società dei Silos di Genova aveva avuto l'autorizzazione per costruire una banchina e dei capannoni per lo scarico e  l'immagazzinamento di cereali destinati ad approvviggionare gli allora numerosi mulini di Nervi e Quinto. Purtroppo gli errori commessi in fase di realizzazione modificarono profondamente il regime delle onde causando danni sia alla pubblica strada che alle case prospicienti il porto.
Panorama nel 1912