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Villa Grimaldi

Non si conosce la data della sua prima costruzione che alcuni autori (tra cui Gajone) fanno risalire al cinquecento. Certamente esisteva nel 1773 (come visibile dalle carte di M. Vinzoni, cartografo della Repubblica di Genova) ed è noto che la via Capolungo anticamente si chiamava via Grimaldi. I dati catastali storici ne attestano il passaggio di proprietà alla famiglia Croce. L ultima ristrutturazione risale alla fine degli anni  50 a cura dell Arch. Luigi Carlo Daneri. Attualmente ospita il Museo che accoglie le Raccolte Frugone.
Accanto alla Villa si trova una cappella (oggi chiusa) della seconda metà del settecento.
Il Parco e la Villa Grimaldi sono stati acquisiti dal comune di Genova nel 1979 dagli armatori Fassio Lomellini.
Complessivamente il Parco occupa una superficie di ca. 28.000 mq. ed è costituito da un bel parco all inglese dolcemente digradante verso il mare. Si tratta di un luogo molto piacevole da percorrere anche se purtroppo è tagliato in due parti dalla ferrovia che collega Genova a al levante, ferrovia che comunque corre incassata nel terreno e non disturba eccessivamente il panorama. Tra le piante più interessanti, nei pressi della Villa, si può vedere una falsa canfora (Camphora glandulifera) censita tra gli alberi monumentali. La parte sud si affaccia sulla bellissima passeggiata a mare con meravigliosi scorci sulla scogliera e sul promontorio di Portofino. Qui si possono ammirare bellissimi esemplari di piante succulente La parte est del parco accoglie un famosissimo Roseto, al momento in via di recupero ma che, in primavera, ha sempre suscitato nei visitatori un generale entusiasmo e ha ospitato per anni l importante Concorso Internazionale della Rosa Rifiorente (Premio Genova).
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L acquisto di villa Grimaldi

"………Il Comune aveva chiesto di far valere il diritto di prelazione nell acquisto di Villa Grimaldi. La spesa era ingente e nel gruppo consiliare (del P.C.I.) si accese una discussione sulla necessità di tale spesa per ingrandire i Parchi di Nervi. Io ero favorevole, ma alcuni progenitori dei populisti di oggi si opponevano sostenendo che si doveva spendere di più nelle case popolari degli operai. Esauriti gli interventi, Domenico Delfino, operaio della San Giorgio, assessore al patrimonio, disse calmo e fermo che il partito di Gramsci non poteva vivere di solo pane. Nessuno replicò e il Comune di Genova acquistò Villa Grimaldi."

Silvano Bozzo "Promemoria di un proletario cosciente" pag. 165, Ed. Diabasis Reggio Emilia 2007
Parchi di Nervi
             Villa Grimaldi
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